Dal 1979 Daniela Baldo espone le sue opere d’arte in mostre personali e collettive. Questa artista versatile che spazia dal design alla scultura e dalla pittura figurativa e a quella informale è un punto di riferimento per i giovani artisti emergenti. Perché questa scelta di mettere al servizio dei giovani la propria esperienza?
Attraverso il centro associativo che ho fondato ho avuto modo di intraprendere quella che, negli anni, si è rivelata una bella avventura: la scuola di pittura.
Quella che all’inizio della sua costituzione era un semplice “doposcuola” per ragazzini si è trasformata piano piano in un laboratorio vivo e vario con frequentanti di tutte le età.
È con i giovani dai 16 ai 40 anni che c’è maggior soddisfazione poiché si pongono di fronte alla pittura con grande entusiasmo e aspettative.
Daniela Baldo. Allievi della scuola di pitturaDa oltre quindici anni Daniela Baldo gestisce a Bussoleno (TO) l’associazione artistico-culturale Centro Promozione Belle Arti “Arte e Arti” che, attraverso mostre, rassegne, concorsi e una piccola scuola di disegno e pittura, promuove i nuovi talenti artistici. Quali sono le maggiori soddisfazioni che si ricavano da un’esperienza di questo tipo?
Le soddisfazioni maggiori si creano proprio quando, attraverso percorsi condivisi, l’allievo/a riesce a raggiungere obbiettivi inaspettati che lo/la rendono orgoglioso del proprio lavoro e io mi accorgo che la sua insicurezza si è trasformata in consapevolezza delle proprie capacità e desiderio di mostrare agli altri il proprio lavoro.
La soddisfazione mia e loro aumenta quando partecipano a concorsi e si piazzano fra i vincitori, oppure quando ricevono richieste d’acquisto per le loro opere…
Sono piccoli segnali che quotidianamente mi fanno capire che il mio lavoro su di loro serve a qualcosa e poi, cosa tutt’altro che secondaria, è il clima di serena collaborazione che c’è nei gruppi, un confronto costruttivo e mai competitivo.
Daniela Baldo nel suo studioE il tempo per realizzare le proprie opere d’arte?
Be’, il tempo in effetti è sempre l’elemento che non basta mai… però in effetti cerco di conciliare le varie attività organizzandomi delle specie di full immersion nelle mie opere durante i fine settimana o nei periodi di vacanza della scuola.
Il concorso che si è chiuso di recente, “Femminile Plurale”, abbinato al Valsusa Film Fest, è dedicato alle donne.
La scelta di questo tema è legata a qualche particolare messaggio che s’intende filtrare attraverso il linguaggio figurativo?
La scelta fatta quest’anno dal Valsusa Film Fest di indicare il tema della donna per una sezione del concorso mi ha interessato fin da subito poiché con le mie allieve avevamo già affrontato l’argomento particolare della violenza sulla donna in altra occasione, per cui ho sentito la necessità di approfondire il discorso allargandolo attraverso la forma concorsuale.
Daniela Baldo. DanceuseQuali progetti per il futuro dell’artista Daniela Baldo?
All’interno di Femminile Plurale farò una performance insieme ad altre due artiste donne – una musicista, Norma Cannizzo e una interprete di prosa, Gisella Viero – dal titolo “Adesso Cuore” Domenica 21 aprile al castello della Contessa Adelaide a Susa alle ore 17.
Poi, in ordine temporale, la mia presenza sarà al Teatro Nuovo di Torino per l’iniziativa “Arte a Teatro”
E quali progetti per la promozione dei giovani talenti?
Be’, con tutti gli allievi animeremo un po’ l’isola pedonale di Bussoleno con un’iniziativa all’aperto che si intitola Libera l’Arte, poi vedremo, faremo delle uscite per dipingere en plein air e naturalmente la grande collettiva dei lavori di fine anno scolastico.
Cosa pensa che un giovane emergente debba fare per far conoscere il suo talento e distinguersi in un’epoca in cui le proposte artistiche sono numerosissime e i mezzi, soprattutto informatici, permettono ormai a tutti di mettersi in mostra?
Purtroppo per un artista farsi conoscere non è facile nemmeno oggi. È vero che i mezzi informatici un po’ aiutano però è sempre difficoltoso arrivare a proporsi negli ambienti che contano per emergere.
L’importante per un giovane artista, oggi come ieri, è credere nelle proprie capacità, non smettere mai di essere curioso, continuare nella ricerca personale, nella sperimentazione e nello studio non perdendo l’entusiasmo anche quando ci si scontra con l’indifferenza.
Crede nell’utilizzo dei social e del web in generale per la promozione dell’arte?
Considero i social network e il web in generale un buon mezzo di comunicazione, una via da percorrere per conoscere e farsi conoscere su un livello generale, non così efficace per una vera promozione individuale.