Ai crocicchi di ogni città, in piazze di mercato, il nostro sguardo coglie spesso, e da tempo, artisti eclettici protesi in esibizioni di impronta circense, spesso dotati di bravura altre volte privi di quella giusta dose di professionalità che, nel lasciar cadere un obolo, ci motivi una volta in più del semplice gesto dettato solo dalla solidarietà.
Conosco Alina e le sue marionette da tanti anni, l’ho vista apparire in stagioni e località prese a caso, così, all’improvviso, camminando distrattamente e arrestandomi in un angolo di via di fronte a musica e crocchi di persone ferme davanti a questa speciale artista di strada. L’ho guardata attentamente usare le sue mani in sequenze di micromovimenti corrispondenti a quelli finali della marionetta, l’ho vista sempre sorridente volgersi verso i bimbi, tutti come ipnotizzati da uno spettacolo magico.
Arrivai in Italia con una valigia dove avevo stipato due o tre marionette
«Volevo fare la ballerina e il mio sogno ricorrente era quello di poter costruire una grande casa-teatro dove accogliere tutti i bambini e dove, spente tutte le luci, sarebbe iniziato e mai finito un bellissimo spettacolo di magia. Nella mia vita ho gioito e sofferto, come tanti, ma ho sempre pensato che le mie marionette non sarebbero dovute esistere solamente per pochi piccini, ma per tanti, tantissimi, tutti i bimbi del mondo.»
Alina MerticÈ per questo, Alina, che continui il tuo girovagare per le contrade di paesi e città, è per portare la tua bravura e la tua serenità interiore a centinaia e centinaia di bambini che si fermano davanti ai tuoi topolini di legno che ballano musiche allegre e si inchinano per ringraziare quando una moneta scivola in terra. Anche delle tue marionette e della tua professione di marionettista hanno bisogno queste giovani vite che crescono, oggi, in uno squarcio di epoca dove raramente si insegnano la solidarietà, il gesto del ringraziamento e a sorridere sereni, poiché tutto è dovuto, tutto è sempre una corsa contro il tempo e si stanno perdendo il gusto e il ricordo di tante bellissime e povere magie infantili.