L’artigianato ecosostenibile di Caracol vincitore di Bijoux d’Autore

Vincitrice della quarta edizione del concorso internazionale Bijoux d’Autore, in mostra a Roma, fino al 25 novembre, è il Maestro d’Arte Eleonora Battaggia, titolare del marchio Caracol.

La sua identificazione con il suo marchio è molto forte: la simbologia della chiocciola il cui disegno spiraliforme evoca un crescere senza fine, e El Caracol, l’osservatorio Maya di Chitzen Itza, che rappresenta il suo legame con questo popolo e questa terra, spiegano l’essenza della sua arte.

«La lumaca rappresenta la lentezza che voglio compagna di viaggio per non perdermi mai la possibilità di ammirare e vivere il paesaggio.»

L’assedio. Eleonora Battaggia. Caracol. Vincitore Bijoux d’AutoreNella sua esperienza di artigiana orafa e di insegnante, ha maturato una sempre più consapevole ricerca nell’impiego per la maggior parte di materiali di riciclo e recupero o lavorati secondo criteri di eco-compatibilità nella volontà di ridurre il più possibile l’impatto sull’ambiente e sull’uomo.

«La ricerca continua di nuova materia per esprimermi è essenzialmente indirizzata al recupero e al riciclo, nella convinzione che sia necessario e gioioso utilizzare quello che già c’è, invece di sfruttare ancora e sempre nuove risorse, preferisco rispettarle e preservarle.»

L’Assedio vince il concorso affinché la Natura sia vincitrice
Il bijou vincitore ha come titolo “L’Assedio” e provoca, con i suoi colori e la sua ricchezza espressiva, una riflessione su sovra-consumo e business che con le loro discariche assediano letteralmente le foreste, gli oceani e la nostra sopravvivenza.

L’assedio. Schizzo. Eleonora Battaggia. Caracol. Vincitore Bijoux d’Autore
La scelta dei materiali è tutto questo: fidelity card, plastica di contenitori di detersivi di imballaggi, tessuti da scarti di sartoria, acciaio da scarti industriali, avanzi di filati, filati, montati sulla struttura più rappresentativa della natura, la sezione aurea.
Un conflitto perenne, quindi, tra la perfezione della natura e l’imperfezione del prodotto umano, spesso non compatibile con il corso naturale delle cose.

Una riflessione, ma anche una denuncia, perpetrata attraverso il mondo apparentemente effimero del bijou che si presta, invece, perfettamente a simboleggiare il divenire, la trasformazione, in contrasto con l’aggressiva durevolezza del prodotto umano.

Eleonora Battaggia è anche vincitrice nella sezione Progettazione con l’anello “L’Assedio”, coordinato alla collana vincitrice.

«L’assedio è l’invasione subdola e inesorabile alle foreste, agli oceani e alla sopravvivenza, del cosiddetto “progresso”. Il sovra-consumo, lo spreco inutile delle risorse, ci hanno portato sulla soglia di un inevitabile cambiamento: non abbiamo più scelta, il pianeta non ha risorse all’infinito e prima o poi dovremo fare i conti con questa insensata stupida corsa all’infelicità.»