Bonus pubblicità, quali settori ne beneficiano?

La pubblicità è uno strumento fondamentale per chiunque, per qualsiasi azienda intenda ottenere un ritorno in termini di visibilità e aumentare dunque la sua raggiungibilità verso l’utente. Vale per qualsiasi azienda, che sfrutta i media come giornali, quotidiani, periodici, televisioni e radio, qualsiasi media, per aumentare il suo raggio di visibilità e accattivare – e in seguito fidelizzare – nuovi utenti. Mezzi tradizionali che negli ultimi tempi hanno ceduto il passo ad una pubblicità via social, che canalizza maggiormente gli utenti e che viene selezionata appositamente in base alle preferenze di questi ultimi. Per chi utilizza questi mezzi retrò ma sempreverdi, c’è una novità significativa in arrivo nel finale 2021, decisa dal Decreto Sostegni Bis, che riguarda proprio le inserzioni che le aziende comprano su giornali, quotidiani, periodici, emittenti televisive, radiofoniche.

Bonus pubblicità, cos’è

Si chiama Bonus Pubblicità e fa parte di tutta la serie di provvedimenti presi nel Decreto, da richiedere entro il 2022, concesso nella misura del 50% dell’intera spesa sostenuta per gli investimenti pubblicitari. Disponibile dalla seconda metà del 2021, la domanda per il Bonus pubblicità sarà richiedibile fino al 2022. Avrà un credito di imposta pari al 50% degli investimenti in stampa cartacea o digitale, radiofonica o televisiva. Le comunicazioni saranno mandate direttamente al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri tramite una funzione apposita dell’Agenzia delle Entrate.

Chi può beneficiarne? Imprese, lavoratori autonomi, enti commerciali e non, senza necessariamente disporre del requisito della spesa incrementale. Sono validi tutti gli investimenti pubblicitari fatti sulla stampa cartacea o digitale, presso tutte le testate – insomma – regolarmente registrate in tribunali competenti. L’intento del bonus pubblicità è quello di premiare gli sforzi compiuti per fidelizzare gli utenti.

E il settore Gambling?

Anche il gioco d’azzardo ha compiuto passi da gigante in ottica pubblicitaria e di fidelizzazione degli utenti. Ha creato un marketing fondato sull’accessibilità e la connettività, sull’incredibile giocabilità che i giochi hanno assunto grazie ai nuovi progressi tecnologici. Per accattivare e fidelizzare gli utenti, gli operatori di gioco hanno istituito premi come i bonus senza deposito, che permettono di effettuare spin gratuiti alle slot machine online senza per l’appunto depositare denaro. Anche quello è un meccanismo di marketing lecito, purché (e il mondo del gambling si sta muovendo con passi da gigante in questo senso) venga effettuato in modo sostenibile, rispettando la tutela dell’utente in tutte le sue forme.

Anche nel mondo dell’edilizia vengono sfruttati bonus analoghi. Restauri di abitazioni e erogazione di dispositivi tecnologici sono stati premiati dallo Stato con bonus e sgravi fiscali. Solo per il biennio 2021-2022 sono consentiti anche gli investimenti sulle emittenti radio-televisive nazionali non partecipate dallo Stato. Sono escluse le spese nell’ambito della programmazione o dei palinsesti, quelle relative a giochi o scommesse con vincite in denaro, messaggeria vocale o chat-line, le spese accessorie e di intermediazione. Un bonus di cui beneficeranno diverse imprese nell’ambito della promozione del proprio prodotto e della creazione delle nuove strategie.